I contributi a fondo perduto possono essere classificati in 5 tipologie, il cui scopo, trattazione contabile e fiscale è differente, in questo post non approfondiremo la tematica collegata alla contabilità in quanto generalmente non è un aspetto di interesse per l’imprenditore, ma è corretto tener presente questo aspetto.
Le tipologie di contributo a fondo perduto.
1. Contributo in conto capitale: è volto a fortificare il patrimonio aziendale, ciò significa che non sempre sono correlati all’obbligo di effettuare specifici investimenti, ma possono essere volti alla copertura dei costi di gestione.2. Contributo in conto impianti: vengono erogati per ridurre il costo di acquisto di beni ammortizzabili, e quindi per incentivare all’acquisto, produzione, ampliamento o riattivazione delle immobilizzazioni materiali, sono contributi per i quali l'impresa beneficiaria può essere vincolata a mantenere in uso le immobilizzazioni materiali cui essi si riferiscono per un determinato periodo di tempo, stabilito dalle norme che li concedono.
3. Contributo in conto esercizio è riconosciuto alle imprese per far fronte ai costi di gestione ordinari sostenuti nell’esecuzione di un progetto specifico, oppure in momenti particolari della vita della impresa, come quello di start up, tale tipo di contributo sembra simile a quello in conto capitale, ma la differenza è la trattazione a livello fiscale di tale contributo.
4. Contributo in conto interessi: viene concesso a fronte della stipula di un contratto di finanziamento, e ha lo scopo di ridurre il costo del tasso di interesse applicato. Il beneficiario del contributo può scegliere la banca con cui stipulare il finanziamento, tra una serie di banche convenzionate con l’ente erogatore del contributo in conto interessi, pertanto il soggetto sarà sottoposto al normale iter di approvazione di un finanziamento, ovvero valutazione della capacità di rimborso, richiesta di garanzie, costi di istruttoria…
5. Contributo in conto canone è come il contributo in conto interessi, ma è erogato a fronte della stipula di un contratto di leasing finanziario.
Esempi di contributi a fondo perduto.
Per comprendere meglio le tipologie di contributo appena esposte, di seguito un esempio per tipologia:-
Transizione Digitale delle imprese lombarde
Il bando, rivolto alle Micro, Piccole e Medie Imprese (MPMI) della Lombardia, mira a sostenere i processi di digitalizzazione e innovazione tecnologica attraverso un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili. Il contributo massimo erogabile è di 100.000 euro, con un investimento minimo richiesto di 30.000 euro per progetti legati alla trasformazione digitale dell’impresa. Tra le spese ammissibili rientrano costi per l'acquisto di software, hardware, servizi di consulenza, formazione del personale, e implementazione di tecnologie innovative come intelligenza artificiale, blockchain, cybersecurity, automazione e realtà aumentata. Il bando è stato aperto il 3 settembre 2024 e sarà in chiusura il 12 novembre 2024, lasciando alle imprese un periodo limitato per presentare domanda. L’obiettivo è incentivare l’adozione di strumenti digitali avanzati per migliorare l’efficienza operativa e la competitività delle imprese lombarde nei mercati nazionali e internazionali.
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Misura investimenti linea microimprese
Questa misura si rivolge esclusivamente alle microimprese lombarde, con l’obiettivo di supportare i loro investimenti in nuove attrezzature e infrastrutture produttive. Il bando prevede un contributo a fondo perduto del 50% delle spese sostenute, con un importo massimo erogabile pari a 50.000 euro e un investimento minimo richiesto di 10.000 euro. Le spese ammissibili includono l’acquisto di macchinari, impianti, attrezzature, e altri beni strumentali necessari per lo sviluppo e il miglioramento dei processi produttivi. Il bando è in fase di apertura, con l’obiettivo di agevolare l’accesso al credito per le microimprese e promuovere il rinnovamento tecnologico e l’espansione produttiva nel contesto economico regionale. L’iniziativa mira a rafforzare la capacità competitiva delle microimprese, facilitando l’acquisto di strumenti che possano migliorare l’efficienza e la sostenibilità del business.
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Nuova sabatini è il perfetto esempio di contributo in conto interessi e di contributo in conto canone (se il bene strumentale è acquistato attraverso un leasing finanziario, in quanto a fronte di un finanziamento acceso dall’azienda volto all’acquisto di un bene strumentale), è previsto un contributo pari agli interessi maturati sull’importo del finanziamento calcolati in via convenzionale su un piano di ammortamento di 5 anni a rate semestrali con un tasso d’interesse pari al 2,75%. Per beni strumentali materiali e immateriali 4.0 il contributo pari agli interessi maturati sul finanziamento è pari al 3,75%.
*dal 1° gennaio 2023 se gli investimenti correlati all'acquisto di impianti o macchinari hanno un basso impatto ambientale, è prevista la maggiorazione del contributo (2,75% o 3,575%) del 30%.
Chi eroga i contributi a fondo perduto?
Come anticipato poco fa, sono Enti che si occupano di pubblicare bandi con l’intento di stimolare l’autoimprenditorialità e sostenere lo sviluppo e l’innovazione delle aziende.Il principale strumento nazionale è Invitalia l'Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa, di proprietà del Ministero dell'Economia. Gestisce tutti gli incentivi nazionali che favoriscono la nascita di nuove imprese e le startup innovative.
Anche le regioni e gli enti locali spesso attuano bandi territoriali a fondo perduto, sia per sostenere particolari zone colpite da calamità naturali o per incentivare gli investimenti di specifiche categorie di persone, o in determinate aree. Gli esempi fatti relativamente al contributo in conto capitale, ci possono dare un’idea della platea di enti eroganti possibili.
conclusioni
In diversi post abbiamo definito alcune tipologie di agevolazioni come contributi a fondo perduto, ma non abbiamo mai approfondito il tema. Speriamo di avervi chiarito gli aspetti fondamentali e di permettervi di accedere ai bandi con maggior consapevolezza, non è semplice riassumere in breve un intero bando, in quanto nei casi più complessi l’ammontare del contributo dipende dalla localizzazione e dalla dimensione dell’impresa, oltre che dalla tipologia del regime di aiuto richiesto. Le agevolazioni a fondo perduto possono avere un termine, essere rinnovate annualmente o essere costantemente attive e ciò dipende dalla fonte normativa da cui nasce tale agevolazione, il bando potrebbe anche essere chiuso perché i fondi messi a disposizione sono stati esauriti. Proprio in quanto di solito si tratta di incentivi mirati a favorire alcuni settori o categorie, è richiesta una rendicontazione delle spese affrontate o è prevista la verifica del rispetto dei parametri indicati nel bando. È importante capire che spesso non coprono il 100% del progetto, ma solo una parte o una percentuale ben inferiore, in quanto sono associati ad altre tipologie di contributo, come ad esempio un finanziamento a tasso agevolato o credito d’imposta.